Del Fondo Nuove Competenze si è parlato tanto. È stata e continua ad essere una misura salvaguardia per molte aziende e lavoratori italiani.
Istituito dall’articolo 88 del decreto-legge n. 34 del 2020, il FNC si è rivelato un’opportunità unica di formazione e riqualificazione professionale che, in un periodo di incertezze economiche e trasformazioni rapide, ha dato una boccata di ossigeno alle aziende, tanto da essere arrivato alla sua terza edizione.
Vogliamo presentarti una sintesi delle caratteristiche dell’Avviso “Fondo Nuove Competenze – Competenze per le innovazioni” – poiché siamo nella fase finale degli aspetti tecnico-procedurali e progettuali che porteranno le aziende all’accesso ai contributi del FNC3.
FNC, una misura che ci ha fatto fare la differenza
Ci abbiamo lavorato alla prima e seconda edizione con numeri importanti. Basti pensare che fino ad oggi abbiamo gestito poco più del 3% dell’intero ammontare delle risorse destinate alla formazione, per un totale di 22 milioni di euro! E, alla sua terza edizione, il FNC si presenta con una maggiore portata e una struttura sempre più adatta alle esigenze del mondo del lavoro contando su un budget di 730 milioni di euro per accrescere le competenze.
Il Fondo Nuove Competenze garantisce che le risorse vengano utilizzate in modo mirato, evitando la concentrazione in alcune regioni a discapito di aree più svantaggiate. La distribuzione differenziata permette anche a noi enti di formazione di ottimizzare le risorse disponibili, calibrare meglio le domande e di suggerire tematiche legate a necessità locali.
Come sono ripartite le risorse? A quale categoria bisogna appartenere per presentare la domanda? Come viene organizzato l’orario dedicato alla formazione rispetto alle ore lavorate? Sono tante le domande che ci sono state poste e, anche in questa edizione, stiamo affiancando le aziende nella gestione del FNC3.
Innanzitutto la prima delle operazioni è stata la domanda per accedere all’agevolazione, come azienda privata o a partecipazione pubblica, che ha previsto la stipulazione dell’accordo sindacale per la rimodulazione delle ore di lavoro, la definizione del progetto formativo e la registrazione sul sistema informatico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tramite il portale MyANPAL.
Tre step che ci hanno visto supportare le aziende sin dal 10 febbraio 2025 con tanta consulenza sui diversi argomenti che hanno coinvolto il FNC3.
Le tematiche formative
Uso di nuove tecnologie digitali, formazione su competenze green e sostenibili, potenziamento delle competenze di gestione aziendale. Circa gli ambiti da indicare per acquisire nuove skill abbiamo suggerito piani formativi che potessero incontrare le esigenze delle aziende e dei dipendenti.
Le ore di formazione
Tante aziende temevano che le ore interferissero con l’orario di lavoro. Abbiamo spiegato che intanto, le ore di formazione non sono fisse in senso assoluto ma dipendono dalla tipologia di piano formativo e dall’accordo tra azienda e parti sociali: si va da una durata minima di 30 ore ad un massimo di 150 ore. E possono essere in parte rimborsate.
Modalità di erogazione
In presenza e a distanza. Per i piani formativi non associati a un FPI, sono ammesse entrambe le modalità. Tutto comunque è stato definito nel Piano Formativo che riporta in modo dettagliato obiettivi, contenuti, metodologie, tempistiche e modalità di valutazione.
Criteri di gestione del budget
L’assegnazione dei contributi segue l’ordine cronologico di presentazione delle istanze per tipologia di intervento e categoria di Regione.
… salvo esaurimento anticipato delle risorse
Se il budget per la categoria richiesta è insufficiente le aziende vengono informate e possono scegliere come procedere. Anche le eventuali risorse residue vengono assegnate sempre secondo l’ordine cronologico di presentazione.
Stiamo per entrare in una nuova fase perciò se hai ancora qualche dubbio contattaci oggi stesso.