Secondo l’art. 28 del dlgs 81/08, la valutazione dei rischi è un obbligo non delegabile, che il datore di lavoro deve assolvere per adottare le giuste misure preventive volte alla tutela di lavoratrici e lavoratori.
Ma cosa si intende per rischi?
L’articolo 28 è chiaro anche su questo, fornendo, al comma 1, un elenco degli elementi oggetto della valutazione, tra cui: differenze di genere, stress lavoro-correlato e lavoratrici in stato di gravidanza.
La definizione dei rischi, quindi, include implicitamente quella serie di comportamenti che possono minare la dignità della persona, creando un clima intimidatorio, ostile e umiliante: le molestie sul luogo di lavoro.
La legge obbliga il datore di lavoro non solo a valutare i rischi, ma anche a fornire ai suoi dipendenti la formazione adeguata per riconoscerli, evitarli e prevenirli.
Conoscere per prevenire, formarsi per intervenire
A tal proposito, l’Inail ha divulgato una brochure che fornisce informazioni utili su come riconoscere le situazioni di violenza e molestia sul luogo di lavoro. L’obiettivo è rendere le persone consapevoli del problema, fornendo loro gli strumenti adatti per riconoscere questi fenomeni, prevenirli e, infine, agire per ricevere o dare aiuto.
Le molestie, incluse le molestie sessuali, rappresentano un concreto fattore di rischio per la sicurezza e la salute di lavoratrici e lavoratori. Violano la dignità della persona, mettendone a repentaglio la salute, la carriera. Una tematica che la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne non può che ricordarci e che, purtroppo, continua a essere attuale. Fuori e dentro i luoghi di lavoro.
Molestie sul luogo di lavoro: una problematica che interessa tutti
Le molestie sessuali in azienda possono essere affrontate solo con il contributo di ogni persona. Qualunque sia il ruolo ricoperto all’interno dell’organizzazione.
Nella lotta contro le molestie e le violenze sessuali la formazione diventa uno strumento potente, rivoluzionario, volto a costruire una cultura, personale innanzitutto, e lavorativa di conseguenza, fondata sul rispetto reciproco, con lavoratrici e lavoratori sensibili ai temi della dignità.
La stessa cultura che IDIA promuove, per sua natura, da sempre. All’interno dell’organizzazione e all’esterno, nei corsi che eroga ad aziende e persone.